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IRRIGIDITORI ANTIVIBRANTI ROEMHELD
La gamma di irrigiditori antivibranti Roemheld garantisce prestazioni eccellenti, confermando la posizione del Gruppo tedesco come leader di mercato. La vasta gamma standard offre soluzioni per la bassa (70 bar) e alta (500 bar) pressione.
Gli irrigiditori Roemheld sono il prodotto di decenni di ricerca e sviluppo, continuamente migliorati e aggiornati per soddisfare i requisiti più stringenti.
La Roemheld propone non solo una vasta gamma standard in continua espansione, sia a bassa che ad alta pressione, ma anche la possibilità di studiare soluzioni speciali sulla base delle esigenze dei Clienti.
Tutti gli irrigiditori sono realizzati in acciaio di altissima qualità, con largo uso di acciaio inox ove possibile. Le guarnizioni possono essere a scelta in NBR o FKM.
La Roemheld e la CAMAR vantano un magazzino molto fornito, che consente di evadere le richieste in tempi molto rapidi.
Impiego, funzionamento e posizione di montaggio
Gli irrigiditori antivibranti vengono impiegati per appunto irrigidire i pezzi, evitando così vibrazioni e flessioni durante la lavorazione in macchina.
Per mantenere l’impianto idraulico semplice e contenere i costi dell’idraulica e degli elementi di controllo, gli irrigiditori vengono principalmente proposti nella versione a semplice effetto, ove una molla richiama il perno irrigiditore. Per applicazioni automatizzate, dove il carico e scarico dell’attrezzatura avviene tramite un robot, è raccomandabile l’impiego di irrigiditori a doppio effetto, che permettono di definire la posizione e le tempistiche di retrazione con precisione assoluta.
Gli irrigiditori possono essere montati in qualsiasi posizione di montaggio, pur essendo i dati tecnici riferiti al montaggio verticale. In caso di forze elastiche ridotte, il peso del perno irrigiditore e del tassello pressore influiscono sulla forza e sulla velocità di accostamento.
Nel corpo degli elementi irrigiditori ad alta pressione è integrata una boccola di serraggio a parete sottile che, durante l’esercizio della pressione idraulica, blocca con forza radiale il perno irrigiditore che a pressione zero poteva muoversi liberamente. Tale modalità di funzionamento richiede una pressione minima di 100 bar. Togliendo la pressione idraulica, il perno torna libero di muoversi. Questo sistema è disponibile sia a semplice che a doppio effetto.
Nel caso di funzionamento con autobloccaggio, nel corpo degli irrigiditori è inserito un pistone supplementare, capace di bloccare ulteriormente il perno dell’irrigiditore. Anche in questo caso è richiesta una pressione minima di 100 bar per il corretto funzionamento. Togliendo la pressione idraulica in mandata, per sbloccare del tutto il perno è necessaria una vena idraulica aggiuntiva, utile a far arretrare il pistone supplementare: tali irrigiditori sono quindi unicamente a doppio effetto.
Tipi di azionamento
Esistono 3 tipi di azionamento:
Portata massima, regolazione della portata e strozzamento
Se la portata è troppo alta, la pressione dell’olio aumenta così rapidamente che il perno irrigiditore viene bloccato prima di raggiungere il pezzo. In certi casi potrebbe anche verificarsi un urto col pezzo stesso, che potrebbe comportare un “rimbalzo” e allontanamento del perno, vanificando la funzionalità dell’irrigiditore. Ogni tabella di catalogo indica con precisione le portate ammesse, ma nel caso più irrigiditori siano collegati è possibile svolgere un semplice calcolo per verificare la portata complessiva richiesta:
portata pompa <= numero irrigiditori * portata ammessa singolo irrigiditore
Nel caso in cui la pompa fornisca una portata d’olio superiore a quella massima ammissibile, bisognerà prevedere uno strozzatore nel raccordo di mandata. Gli elementi irrigiditori filettati ad estensione idraulica vengono forniti di serie o come opzione con rondelle di ritegno e strozzamento. Questo comporta numerosi vantaggi:
● se a una linea di alimentazione sono collegati più elementi irrigiditori filettati, i perni irrigiditori si estendono in modo uniforme;
● i perni irrigiditori non si estendono troppo rapidamente e non arretrano di scatto;
● non è necessario uno strozzamento esterno aggiuntivo del flusso volumetrico.
Raschiatore
Per proteggere al meglio gli organi interni dell’irrigiditore, tutti i modelli sono dotati di un raschiatore per il perno. Su alcuni modelli è inoltre disponibile un bordo raschiante metallico, per proteggere l’anello raschiante interno da trucioli grezzi e incandescenti. In condizioni estreme potrebbe anche essere necessario un cappuccio di protezione, disponibile come accessorio per alcuni modelli.
Forza di accostamento, aria di sbarramento e controllo dell'appoggio
Il pezzo non dev’essere deformato dall’accostamento del perno irrigiditore, di conseguenza l’accostamento avviene con la forza elastica della molla o pneumaticamente. In base al modello e alla taglia, le forze di accostamento variano da 4 a 100 N. Tanto più è lontano il pezzo dal tassello di pressione (nei limiti della corsa disponibile), quanto più la forza di accostamento sarà ridotta, massimizzando la delicatezza del contatto col pezzo stesso.
Nel caso di azionamento pneumatico, la forza di appoggio può essere adattata con precisione tramite una valvola pneumatica regolatrice di pressione. Il raccordo pneumatico serve inoltre come raccordo dell’aria di sbarramento, per garantire ulteriore protezione contro l’infiltrazione di trucioli e del fluido refrigerante. La pressione dell’aria, per garantire un corretto funzionamento, non dovrebbe superare 0,2 bar.
Gli elementi irrigiditori con corpo filettato secondo la tabella di catalogo B1.943 e B1.944 possono essere forniti, come opzione, con un foro per sensore nel tassello di pressione temprato.
Se il tassello di pressione poggia sul pezzo, il flusso d’aria viene interrotto. Un misuratore di flusso pneumatico con valore limite regolabile segnala l’accostamento del perno irrigiditore.
Le condizioni preliminari per poter impiegare il controllo dell'appoggio:
● superficie di appoggio sul pezzo ad angolo retto rispetto all’asse dell’elemento irrigiditore;
● superficie di appoggio lavorata, con ottima finitura superficiale;
● aria è priva di olio e acqua.
Aerazione della camera della molla e spurgo dell’aria
Tutti gli elementi irrigiditori antivibranti nei quali il perno irrigiditore viene accostato al pezzo mediante forza elastica della molla devono essere areati (ad eccezione degli elementi secondo tabella B1.9401, B1.9402 e B1.9405). Specialmente nel caso di impiego di liquido refrigerante è assolutamente necessario un raccordo di aerazione, affinchè il fluido stesso non venga aspirato nel corpo del cilindro.
La maggior protezione viene comunque assicurata dall’impiego di aria di sbarramento, come accennato nel capoverso precedente.
Per quanto riguarda il circuito idraulico, invece, la presenza di bollicine d’aria nel circuito può provocare l’allungamento dei tempi di bloccaggio. Dato che gli irrigiditori richiedono una quantità minima di olio, è basilare che il circuito idraulico sia spurgato correttamente. A tal scopo, è sempre necessario prevedere dei tappi di chiusura localizzati nel punto più lontano e più alto dell’impianto: attenzione ad eseguire sempre gli spurghi a bassa pressione!
Carico massimo, sovraccarico e forze trasversali
Gli irrigiditori possono assorbire il carico massimo solo quando vengono impiegati alla pressione massima di esercizio. Ogni tabella di catalogo riporta in dettaglio i carichi in base alla pressione utilizzata. Nel caso di un sovraccarico superiore al 10% dei valori indicati nei diagrammi di carico, il perno può cedere.
Gli elementi irrigiditori assorbono unicamente forze lungo l’asse del perno. Se nel perno irrigiditore vengono introdotte forse trasversali, la boccola di serraggio a parete sottile viene deformata, impedendo di garantire la posizione esatta del pezzo irrigidito. Per ovviare a questo potenziale problema, tutte le forze trasversali generate durante la lavorazione devono essere assorbite mediante l’appoggio fisso del pezzo o con arresti perpendicolari all’asse del perno irrigiditore.
Variazione elastica della lunghezza e tasselli pressori
Gli elementi irrigiditori, come qualsiasi altro componente in acciaio, possiedono un comportamento elastico, cioè cedono minimamente in presenza di un carico. Il grafico sottostante mostra l'effetto del carico sulla variazione della lunghezza elastica di un irrigiditore.
Tutti gli irrigiditori Roemheld vengono sempre forniti con un tassello di pressione sagomato, avente una superficie convessa e indurita. Gli irrigiditori non vanno mai usati senza tassello di pressione, in quanto favorirebbe l’infiltrazione di sporco e liquidi.
Nel caso in cui i Clienti abbiano esigenze particolari, è possibile utilizzare tasselli pressori speciali, avendo cura di adottare alcune accortezze:
1. La superficie di appoggio deve sempre essere dura e convessa, per garantire un contatto con il pezzo anche in caso di superfici non in piano;
2. Una superficie di appoggio in piano deve essere realizzata solo con un tassello di pressione orientabile. Tuttavia si deve tenere conto di una maggiore cedevolezza in caso di carico, in quanto la sfera oscillante ha giochi funzionali maggiori rispetto ad un perno fisso;
3. Un tassello pressore con punta o scanalatura ha lo svantaggio che le punte, in caso di carico, premono sul pezzo, causando una maggiore cedevolezza. Inoltre si verifica si verifica un accoppiamento di forma, attraverso il quale vengono introdotte forze trasversali nell’irrigiditore, generalmente non ammesse;
4. Il tappo a vite dei tasselli pressori speciali deve avere la stessa lunghezza e profilo interno di quelli originali;
5. I tasselli pressori speciali non dovrebbero pesare più di 100 grammi, in modo da garantire l’accostamento elastico e la corsa di ritorno del perno irrigiditore. In caso di tasselli pesanti o prolunghe è necessaria la consulenza di CAMAR, non esitate a interpellarci.
Ulteriori informazioni sulla vasta gamma di irrigiditori sono disponibili nelle tabelle di catalogo specifiche, scaricabili dal sito CAMAR. Per informazioni approfondite non esitate a contattarci!