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RIFLESSIONI SULLA MECSPE 2024
La MECSPE si conferma anche nel 2024 una fiera di grande interesse per tutta la filiera produttiva, che si tratti della più “tradizionale” asportazione di truciolo o della recente tecnologia di fabbricazione additiva. La posizione strategica di Bologna permette di ricevere numerosi contatti praticamente da tutta Italia, pur con alcune difficoltà logistiche indotte proprio dalla grande affluenza suscitata da questo evento. Negli anni la fiera ha visto una fortissima espansione, che si traduce oggi nella quasi saturazione degli spazi disponibili, con un numero di visitatori continuamente in crescita. Come azienda possiamo quindi ritenerci soddisfatti di aver aderito anche quest'anno all'evento, pur restando sempre vivo l'interrogativo del ROI delle fiere in senso assoluto. Di certo una metrica fortemente a favore è la possibilità di incontrare Clienti storici e potenziali, facendo nuove conoscenze e rinsaldando vecchi rapporti.
È sempre più chiara l’esigenza di sistemi di produzione intelligenti e flessibili, che grazie alla loro modularità permettano alle aziende di rendere sempre più efficaci, sicuri e sostenibili i loro processi produttivi. In tal senso la CAMAR S.p.A. si sta adoperando per garantire ai propri Clienti un portfolio prodotti ricco di componenti innovativi e affidabili, con uno sguardo alle nuove richieste in termini di connettività e tracciabilità della produzione. Con l’introduzione della nuova Industria 5.0 viene aggiunto anche il tassello della sostenibilità, fondamentale per tutelare il delicato mondo in cui viviamo.
La scelta di distribuire i prodotti e le aree di competenza in 2 padiglioni, pur più onerosa e sfidante dal punto di vista logistico, ha consentito di valorizzare al meglio le specifiche tematiche legate all’automazione e l’assemblaggio (padiglione 30) e alle macchine utensili (padiglione 19).
Ognuno dei partner di CAMAR si sta adoperando in questa direzione: è il caso del Gruppo Roemheld, che offre ampia possibilità di monitoraggio integrato nei propri sistemi di bloccaggio idraulici, meccanici e pneumatici. Il sistema di controllo della pressione senza fili F9750 può infatti garantire un monitoraggio attivo della pressione su sistemi pallettizzati di macchine non più recentissime, garantendo un facile retrofit di centri di lavoro già presenti in azienda. Il monitoraggio può essere collegato direttamente al PLC della macchina, in modo tale da garantire una comunicazione bidirezionale al fine di salvaguardare la qualità del processo produttivo, così come l’impiego di risorse.
Anche la Stark, azienda del Gruppo focalizzata sui sistemi a punto zero, sta investendo molto sulla produttività connessa ed elettromeccanica, con prodotti della linea STARK.Airtec.EC e STARK.Connect. Tali sistemi a punto zero dispongono di sensori capaci di gestire il processo di bloccaggio e sbloccaggio, nonché l’eventuale assenza o rottura del perno in fase di bloccaggio, il tutto in un assieme estremamente compatto (bloccaggio meccanico, sbloccaggio pneumatico). Il sistema STARK.intelligence è infine studiato per fornire numerose informazioni circa lo stato del bloccaggio e indirettamente dei componenti da taglio impiegati: una maggior rigidezza consente di ridurre in modo sostanziale le vibrazioni, principali cause di rottura e usura degli utensili. Si integra perfettamente con i sistemi STARK.classic.NG e fornisce parametri di pressione, temperature, numero cicli e tempistiche di bloccaggio e sbloccaggio.
La Hilma sta inoltre studiando numerose soluzioni sia nell’ambito del cambio rapido degli stampi (QDC, ovvero Quick Die Change), con sistemi di trasporto entro e fuori pressa votati alla sicurezza e all’ottimizzazione dei tempi di lavoro. La gamma conta poi elementi di bloccaggio puramente manuali (più sicuri e deterministici rispetto ai semplici tiranti serrati con chiave dinamometrica), sistemi idraulici con o senza sensori di posizione e anche bloccaggi elettromeccanici.
Per quanto riguarda l’assemblaggio e l’automazione, le macchine della CAMAR S.p.A. offrono la possibilità di essere dotate di sensori e sistemi di monitoraggio della forza e della corsa. Nel caso delle presse da banco, un sistema di monitoraggio della Gechter consente di dotare le pressette di un controllo affidabile e preciso, già a partire dalla gamma a ginocchiera o cremagliera manuale. Tale monitoraggio può avvenire anche sulle macchine assistite pneumaticamente o completamente pneumatiche, a mezzo di strain gauge (DMS) o sensori piezoelettrici.
Anche la FMW Friedrich, con il controllore di processo NietControl 3, permette di verificare con estremo dettaglio l’andamento della produzione. Tutte le ribaditrici radiali, a partire dalla nuovissima serie NE0-A (forza massima 1,8 kN) fino alle più grandi, passando per la NE2-K (forza massima di 6 o 12 kN), possono essere dotate di tale accurato sistema di controllo della qualità della produzione.
Sempre il Gruppo Roemheld propone anche l’innovativo sistema modulog, progettato per soddisfare le più diverse esigenze progettuali di integratori di postazioni di lavoro ergonomiche. I vari moduli, dai carrelli, ai piani, alle colonne di sollevamento, consentono di realizzare e ricombinare all’infinito dispositivi ergonomici solidi e di alta qualità.
L’ingresso nell’associazione AIdAM ha inoltre permesso a CAMAR di entrare in contatto con numerose delle aziende italiane operanti nel settore dell’automazione, permettendo di rinsaldare i rapporti di collaborazione con aziende storiche o conoscere nuove realtà, quali istituti accademici e start-up.
La fiera di Bologna, attraverso la sua focalizzazione sulla produzione snella e innovativa, con un occhio di riguardo alla tematica dell’Industria 5.0 (pur non del tutto chiara e ben delineata), risulta il palcoscenico ideale per tutti coloro che mirino a rendere sempre più efficace la loro produzione, sia in termini economici che ambientali. Risulta quindi chiaro l’orientamento che la CAMAR S.p.A. vuole mantenere per venire incontro alle esigenze dei propri Clienti: un ampio portfolio prodotti, ricco di elementi sempre nuovi e innovativi; una elevata reattività, per fornire risposte sempre rapide e puntuali; l’attenzione al Cliente, al fine di affrontare insieme i problemi per fornire una soluzione su misura, ma sempre sostenibile; la formazione continua, per consentire al proprio capitale umano di crescere e confrontarsi efficacemente con le necessità dei Clienti.
Sicuramente le fiere di settore avranno un ruolo centrale ancora per lungo tempo: potranno cambiare le località, le tematiche, le superfici espositive, la durata di una specifica kermesse nel suo insieme, così come di singoli incontri tematici proposti dai vari attori, ma nessun sistema di teleconferenza (per quanto pratico) potrà mai sostituire la buona vecchia stretta di mano!