In alcuni casi i metodi classici di giunzione a freddo, quali ribaditura e pressatura, non possono essere utilizzati. Il motivo è principalmente legato alla dimensione elevata del componente, come nel caso di profili tubolari a parete sottile, che richiedono una ridotta forza e un maggior controllo sulle quote raggiunte.
Di conseguenza si rende necessaria una tecnologia differente, nota come rullatura. Mediamente le unità e le macchine rullatrici possono essere idrauliche o elettromeccaniche, eventualmente dotate di controllore di processo per un controllo puntuale sui parametri di lavoro. Le testine di rullatura sono ad esempio utilizzate per la bordatura di cuscinetti in alloggiamenti in cui devono essere soddisfatti particolari requisiti di resistenza, tenuta e assenza di trucioli, oppure in corpi pompa la cui elettronica di gestione debba essere sigillata in modo permanente e stagno all'interno di un alloggiamento. 
A seconda dell'applicazione, si utilizzano rulli fissi o regolabili che possono essere disposti verticalmente o orizzontalmente. Le teste di rullatura possono essere dotate di due o più rulli a seconda delle esigenze di ripartizione della forza.
Le macchine rullatrici consentono di eseguire operazioni di assemblaggio ove le normali ribaditrici radiali o ribaditrici orbitali non siano in grado di effettuare la lavorazione, ad esempio a causa di diametri molto grandi, requisiti di forza contenuti, necessità di rispettare tolleranze più rigorose.
La rullatrice è una macchina che viene sviluppata specificatamente per una data applicazione, quindi è giustificata da volumi di produzione mediamente elevati.
Per casistiche molto critiche esiste la possibilità di realizzare macchine rullatrici elettriche, così come unità rullatrici elettriche, permettendo la lavorazione di particolari molto voluminosi risparmiando tempo nei momenti non strettamente funzionali della lavorazione, ovvero la corsa di avvicinamento e allontamento. La sensoristica integrata, inoltre, consente di sfruttare anche momenti intermedi di traslazione per avviare il movimento di elementi accessori durante la traslazione del mandrino di rullatura. La fase di erogazione della forza, in virtù dell'impiego di un servomotore, può essere svolta con un controllo assolutamente capillare, creando curve di forza perfettamente adeguate al pezzo e al materiale rullati.

Teste di rullatura

La testa di rullatura è l'equivalente del punzone per una normale ribaditrice. Come i punzoni i rulli devono essere dimensionati per soddisfare le specifiche richieste dimensionali del particolare da rullare. Tali parametri sono prevalentemente il diametro dei rulli, il loro numero, il calettamento, l'orientamento principale del loro asse (verticale o orizzontale), la geometria del profilo del rullo. Nel caso in cui la rullatura debba avvenire in sottosquadro per via di ostacoli, è necessario poter gestire la rotazione del motore, che per oltrepassare degli ostacoli dev'essere fermato per fasare opportunamente i rulli. Inoltre i bracci su cui sono montati i rulli possono essere dotati di specifici sistemi di movimentazione proprio al fine di superare ostacoli che renderebbero altrimenti impossibile la giunzione. Chiaramente una macchina rullatrice, in virtù della complessità della testa di rullatura, risulta più onerosa da adattare a nuove lavorazioni, in quanto è sovente richiesto di rifare l'intera testa per adattarla ad un nuovo particolare (cosa evidentemente più costosa della sostituzione di un punzone, che nei fatti è un singolo pezzo di metallo ad alte prestazioni con una testa opportunamente profilata).