Tecnica

Tempistiche di bloccaggio

Il bloccaggio idraulico è generalmente rapido, ma non istantaneo. Per stimare il tempo di bloccaggio è necessario considerare le due fasi costituenti il processo di bloccaggio:
1. Tempo di estensione del cilindro, con flusso libero a bassa pressione
2. Tempo di aumento della pressione

Inviluppo della crescita di pressione nel tempo

Il tempo di estensione è abbastanza facile da calcolare: conoscendo il volume di fluido richiesto da ciascun cilindro e la portata erogabile dalla centralina, si può utilizzare la formula seguente. Un modo ovvio per ridurre il tempo di serraggio è quello di posizionare gli staffaggi il più vicino possibile al pezzo da lavorare, in modo da utilizzare la minor corsa possibile. Non viene considerata direttamente la lunghezza dei canali idraulici, nè la potenziale presenza di cadute di pressione indotte dalla conformazione delle adduzioni idrauliche, ma la formula seguente permette di ottenere un'indicazione robusta per un dimensionamento preliminare della sorgente di pressione.

\(t [s] = \frac{V [cm^3]\ \cdot\ \%corsa\ \cdot\ 60\ [s/min]}{Portata\ [cm^2/min]}\)

Dopo l'estensione, è necessario pompare un volume supplementare di fluido nel sistema per aumentare la pressione. Ciò è dovuto principalmente a diversi fattori:
Compressibilità del fluido idraulico (aggiungere circa il 4% del volume totale presente nel sistema considerato per raggiungere 500 bar);
Espansione volumetrica dei tubi idraulici (circa 3,3 cm3 per metro di tubo)
Ricarica di un accumulatore, se utilizzato

Calcolando il volume di fluido necessario per ciascuno dei fattori sopra indicati, è possibile stimare il tempo di accumulo della pressione. L'uso delle valvole di sequenza allunga il tempo di bloccaggio, perché ogni fase della sequenza richiede un tempo di estensione e un tempo di creazione della pressione. Per ridurre il tempo di bloccaggio conviene impostare la pressione di attivazione delle valvole di sequenza più bassa possibile. Con più valvole di sequenza, è consigliabile impostare le differenze di pressione di attivazione al valore minimo consentito, facendo attenzione alle mutue interferenze qualora si usino regolazioni con “scalini di pressione” troppo ravvicinati.